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DESCRIZIONE STORICO/ARTISTICHE
L'edificio delle scuole elementari intitolato al pittore nativo di Caorso Lorenzo Toncini (1802/1884), fu realizzato negli anni compresi tra il 1910 e il 1914. La scuola fu collaudata nell'aprile del 1915. La delibera di approvazione dell'opera data al 4/06/1910. Il progetto fu realizzato dall'ing. Giovanni Gazzola (Ziano 1871/1962). Dall'analisi del materiale d'archivio e, in particolare, della inedita relazione di progetto stasa da Gazzola, e sottoscritta il 17/07/1911, si evince che il progettista piacentino, che aveva conseguito la laurea in ingegneria industriale al Politecnico di Torino (1900), era stato a contatto con importanti realtà progettuali e culturali e nel settor del restauro inizialmente seguiva la linea intrapresa da Gustavo Giovannoni, si a ttiene alle prescrizioni del regolamento ministeriale finalizzato alla creazione di un edificio per "il razionale sviluppo fisico ed intellettuale dei fanciulli".
Dalla relazione di progetto si apprende che all'interno dell'edificio scolastico doveva ospitare 12 aule, i locali per gli insegnanti, un museo e un archivio-
La costruzione del nuovo edificio scolastico avrebbe dovuto rispondere alla necessità di una nuova e più ampia struttura scolastica, ma alla base del progetto c'era anche la volontà di conferire una efficace "sistemazione edilizia della piazza principale della borgata", su una superficie complessiva di 6200 mq, dei quali 2000 sarebbero stati occúpati dal nuovo edificio scolastico.
La relazione di progetto informa che le aule al piano terra erano desìinate a scuola femminile, ove vi erano anche l'aula per gli insegnanti, la sala per il museo e quella per l'archivio-
La relazione dell' ing. Gazzola prosegue con la descrizione dei dettagli tecnici concernenti i servizi igienici, le condutture dell'acqua, il iscaldamento e i materiali dautilizzare.
Particolarmente interessante il paragrafo relativo alla "sistemazione dell'area verde e recinto", dal quale si apprende che sulle aree est e ovest il progettista prevedeva "piante a cepugli rari e tappeto verde"; la recinzione era prevista in muratura con cancello di accèsso carraio a nord, cancellata in ferro con pilastri in muratura su base in murafura sui lati est, sud, ovest.
Dalla lettura della relazione di progetto e dall'analisi degli allegati progetti originali si evince anche che Gazzola aveva previsto un differente trattamento decorativo per le finestre dei due ordini dell'edificio. Una cornice lineare formata da un motivo a rosette per il primo ordine, cornici dal disegno miistilineo per quelledel secondo rodine.
A prescindere dalla valutazione di questi dettagli, l'intervento prodotto dall'ingegnere piacentino per le scuole elementari di Caorso assume particolare rilievo sia nel contesto dell'architettura locale, sia nel catalogo della sua intensa attività. Giovanni Gazzola, che a Piacenza aveva lo studio in via S. Antonino 12, quindi, dal 1931, in via S. Franca 7, è stato infatti uno dei progettisti piacentini di maggiore spicco sulla scena cittadina dell'architettura e del restauro. Nel 1931 era succeduto all'architetto Camillo Guidotti nella direzione del cantiere di restauro della gotica chiesa di S. Francesco; nel 1936 progetta in "stile gesuitico", la facciata della chiesa dei Gesuiti di S. Pietro. La sua attività e documentata a partire dal 1906. Nei primi interventi, in città e sul territorio, Gazzola pare attento alla cultura e al gusto floreale, come testimoniano le cornici marcapiano e le aperture di casa Neli (1906) su via S. Franca 1, la facciata del teatro della Filodrammatica (1908), la ristrutturazione di palazzo Tirotti (1909). La cultura neostoricista, forse assimilata nei cantieri di restauro che egli segue dal 1913 al 1932, si coniuga alla tendenza floreale nel progetto di Casa Milza su via XX Setternbre a Piacenza (cui non sono estranee reminiscenze della soluzione progettuale laborata nel 1902 da Ernesto Pirovano per casa Ferrario a Milano), eseguita nel 1914, coeva al cantiere delle scuole elementari di Caorso.
A partire dal 1925 Gazzola orienterà la propria ricerca semplificandola in direzione tradizionalista, nella variante déco classicista, come testimonia l'impaginazione della facciata su alto basamento a buegnato di palazzoVezzulli su via C. Colombo, e l'edificio attuale sede del quotidiano Libertà su via Benedettine 68.
Fra i precedenti significativi della scuola di Corso, può ricordarsi, nel settore dell'edilizia scolastica con significativi esempi di adesione alle ricerche del liberty milanese, la Scuola Alberoni di Piacenza, del 1910.
L'attività di ricerca e progettuale dell'ingegnere Giovanni Gazzola, attenta a quanto si andava elaborando fra Torino e Milano nei primi decenni del Novecento, pare orientata fra storicismo, liberty, déco verso un ritorno all'ordine" che alla fine degli anni venti del Novecento è condotto parallelamente alla sernplificazione delle forme. Un ingegnere polivalente lo si potrebbe definire, parafrasando il titolo di un saggio di Guido Zucconi dedicato alla figura di Daniele Donghi. Anche per Gazzola infatti, dall'analisi dei progetti si potrebbe parlare più che di fortuna critica, di una fortuna che si lega alle cronache del termpo.
L'opera dell' inigegnere piacentino non solo pone una serie di problermi che riflettono la condizione dell'Italia di un settore in rapido mutamento, nel periodo compreso fra il 1890 e il 1930, ma lo colloca nel contesto problematico della continuità-
Il Progetto della scuofa elementare Toncini di Caorso rientra dunque in un contesto particolarmente vivace per la ricerca progettuale e per il dibattito di quei decenni, a livello nazionale e locale, soprattutto aggiunge un importante documento al catalogo dell'attività di Giovanni Gazrola, la cui figura attende una più puntuale messa fuoco, a fronte delle frammentarie citazioni in studi anche recenti" ma di armbito erudito ed esclusivamente locale.
Per quanto sopra esposto, nel ribadire l'importanza storico-
42/2004 e ss.mm.ii.